Rischio Liquidità nel Sistema Bancario Odierno

Il rischio di liquidità, o come chiamato nella normativa a livello europeo liquidity risk, è tra i rischi tipici dell’attività ordinaria di una banca che più sta acquisendo rilevanza. Infatti sia a livello normativo, sia che a livello pratico nella gestione quotidiana di un istituto finanziario, il rischio di liquidità è uno degli aspetti più importanti.

Rischio Liquidità nel Sistema Bancario Odierno

Nell’atto pratico, consiste nell’incapacità della banca di far fronte tempestivamente oppure in un modo economico (in altre parole che non comporti costi eccessivamente oltre quelli previsti) agli obblighi di pagamento nei tempi contrattualmente stabili.

Il liquidity risk può essere determinato per cause endogene (ad esempio per una crisi specifica dell’intermediario o per errori interni alla struttura organizzativa) o per cause esogene. L’effetto più immediato che si riscontra è un’improvvisa riduzione della liquidità disponibile oppure ad una inattesa necessità di aumentare il funding, vale a dire il fabbisogno di nuovo capitale. In certi casi di particolare difficoltà dal punto di vista della liquidità, questi due inconvenienti possono sussistere allo stesso momento.

L’improvvisa riduzione della liquidità viene compreso nel cosiddetto market liquidity risk. Questo è il rischio di incorrere in perdite straordinarie in conto capitale a seguito della avvenuta necessità di smobilitare attività finanziarie per far fronte a pagamenti dovuti a terzi. Tuttavia data la sua natura specifica, è difficilmente distinguibile dal rischio di mercato anche per via del fatto che l’uno è spesso legato all’altro.

Invece l’inattesa necessità di aumentare il fabbisogno di capitale è ricompreso all’intero del funding liquidity risk. Infatti dato che questa necessità non era prevista, si può verificare una difficoltà o, nel peggiore dei casi, nell’incapacità di reperire fondi. In altri casi il funding liquidity risk può determinare anche l’impossibilità da parte della banca di far fronte ai propri impegni di pagamento a costi di mercato. Pertanto in entrambi i casi, si registreranno dei costi straordinari che l’istituto finanziario dovrà sopportare. Data la moltitudine di casi che si possono presentare, il funding liquidity risk è stato suddiviso dalle autorità di vigilanza e supervisione europee in diverse categorie:

  • Liquidity mismatch risk: che consiste nella non conformità tra gli importi e/o le scadenze dei flussi in entrata ed in uscita.
  • Liquidity contingency risk: vale a dire il rischio che degli eventi futuri facciano insorgere la necessità improvvisa di ulteriore capitale da immettere a bilancio.
  • Margin call liquidity risk (o collateral liquidity risk): cioè il rischio derivante dalla necessità di ripristinare le garanzie e i margini contrattualmente dovuti a terzi in seguito alla precedente sottoscrizione di determinati strumenti finanziari.
  • Intraday liquidity risk: che consiste nell’incapacità di far fronte ai pagamenti prima della fine della stessa giornata, pur rimanendo in condizioni di solvibilità finanziaria.

Come appena visto, il rischio di liquidità presenta diverse caratteristiche. Tuttavia prima dello scoppio della crisi del 2008 non era ritenuto importante. In seguito le autorità hanno iniziato a normare anche questo rischio. Infatti questo può aggravarsi con: l’eccessiva crescita di prestiti a medio-lungo termine non adeguatamente finanziati da passività di simile durata, inadeguata quantità e qualità degli asset liquidi, pochi strumenti per il monitoraggio del rischio e modelli inadeguati.


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