Richiedere i Mutui Inpdap

Il mutuo Inpdap è un’ottima opportunità per chi desidera acquistare la prima casa. Esso viene erogato dall’ente esclusivamente ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche o a pensionati che desiderino acquistare una casa che non appartenga, però, alla categoria delle abitazioni di lusso. L’immobile può essere acquistato solo in Italia e la cifra massima erogabile dall’ente è di 300.000 euro da restituire in un tempo variabile tra i 10 e i 30 anni.

Richiedere i Mutui Inpdap

Per poter richiedere il mutuo il dipendente deve essere registrato, da almeno tre anni, alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali. E’ fondamentale, come viene ricordato dal portale bancario Bancapres, che né il dipendente né i suoi familiari posseggano altri immobili nel raggio di 100 chilometri dal luogo in cui si trova l’immobile che si desidera acquistare.

Per richiedere un mutuo Inpdap il dipendente dovrà compilare un modulo che poi dovrà presentare alle sede provinciale dell’Inpdap, nella provincia della quale fa parte il comune nel quale è ubicato l’immobile. La richiesta verrà vagliata dall’ente ed approvata attraverso un provvedimento emanato dal dirigente della sede provinciale Inpdap competente. E’ importante ricordare che l’ente può riservarsi il diritto di erogare o meno il mutuo a seconda delle disponibilità economiche della sede coinvolta. Se il mutuo viene erogato, il contratto potrà essere stipulato entro 45 giorni. La rata del finanziamento non può in nessun caso superare il reddito annuale del richiedente tratto dal suo ultimo CUD.

Una volta ottenuto il denaro, il richiedente non potrà affittare l’immobile oggetto del prestito. La casa potrà, inoltre, essere venduta solo una volta estinto completamente il mutuo acceso su di essa. In qualsiasi momento, il finanziamento potrà essere sospeso per un massimo di due rate a causa di gravi e giustificati motivi oggettivi, come una malattia seria del richiedente o il suo decesso oppure un’improvvisa riduzione di stipendio dello stesso. Ogni eventuale sospensione dovrà sempre essere autorizzata dalla direzione provinciale che ha erogato il mutuo. Il tasso di interesse del prestito può essere fisso (massimo del 3,75% dell’importo dell’intero mutuo) o variabile (massimo del 3,50% dell’importo dell’intero mutuo).


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